La ricerca storica non ha identificato alcun dettaglio biografico di un vero Nicolas Chauvin, portando all’affermazione che potrebbe essere stato una figura interamente immaginaria. Il ricercatore Gérard Puymège concluse che Nicolas Chauvin non esisteva, credendolo una leggenda, che si cristallizzò sotto la Restaurazione e la Monarchia di luglio, dalla penna di cantautori, vaudeville e storici. Egli sostiene che la figura di Chauvin continua la lunga tradizione del mitologico contadino-soldato o miles gloriosus (“soldato vanaglorioso”) dall’antico teatro romano, o l’alazon dell’antica commedia greca. Chauvin fu originariamente reso popolare dai fratelli Cogniard’ La Cocarde Tricolore (1831), dove invece di un veterano napoleonico era un giovane soldato ingenuo che imparava il patriottismo ciecamente aggressivo durante la campagna d’Algeria del 1830.
Molti scrittori e storici attribuiscono falsamente a Chauvin le gesta di altri Bonapartisti. Si sostiene che abbia servito nella Vecchia Guardia nella battaglia di Waterloo, il che è certamente possibile considerando la sua età. Quando la Vecchia Guardia fu circondata e fece la sua ultima resistenza a La Belle Alliance, presumibilmente gridò di sfida a una chiamata per la loro resa onorevole: “La Vecchia Guardia muore ma non si arrende!”, il che implica cieca e indiscussa devozione zelante al proprio paese (o altro gruppo di riferimento). La frase apocrifa è stata attribuita al comandante della Vecchia Guardia, Pierre Cambronne, ma la risposta effettiva di Cambronne è stato poi affermato da altre fonti di essere ” Merde!”(“Merda!”).