Bypass carotideo: una soluzione sicura e duratura per la stenosi carotidea ricorrente

Background: I risultati a lungo termine dello stenting dell’arteria carotide (CAS) per la restenosi post-carotidea (CEA) sono deludenti (tassi di pervietà a 4 anni: 7 75%). Dal 1988, il nostro gruppo ha offerto il bypass carotideo (CB) come alternativa a rifare CEA e successivamente anche a CAS in questa impostazione. Lo scopo di questo studio retrospettivo era quello di indagare i risultati precoci e tardivi associati alla CB in questa popolazione.

Metodi: I dati sono stati raccolti da pazienti trattati con CB nell’anno 2000-2012 per restenosi post-CEA significativa/sintomatica (o restenosi intra-stent dopo CAS per restenosi post-CEA). Tutti i pazienti avevano una buona aspettativa di vita. CB è stato eseguito in anestesia loco-regionale. Con l’aiuto del bloccaggio sequenziale del vaso, l’innesto (grande vena safena o politetrafluoroetilene) è stato anastomizzato con l’arteria carotide comune (da lato a lato) e l’arteria carotide interna distale (da fine a lato). I pazienti sono stati seguiti con valutazioni cliniche e duplex a 1, 3 e 6 mesi e successivamente ogni anno.

Risultati: La popolazione dello studio comprendeva 21 pazienti (età media 67,3 anni; 17 uomini). La CB è stata eseguita per la restenosi post-CEA (o ISR dopo CAS per la restenosi post-CEA, n=3) 51,2 mesi (media) dopo l’operazione precedente. Gli innesti GSV sono stati utilizzati nella metà dei casi (n=11; 52,4%); lo smistamento temporaneo è stato utilizzato in 4 (19%) pazienti. Complicazioni intraoperatorie (nessuna fatale) si sono verificate in 4 (19%) pazienti (3 lesioni transitorie dei nervi periferici, 1 ematoma cervicale). Durante il follow-up (media 64,8 mesi), non ci sono state complicanze neurologiche o restenosi. La mortalità complessiva è stata di 33.3% (6 morti per infarto miocardico acuto, 1 da aneurisma aortico addominale rotto).

Conclusioni: Per la restenosi post-CEA (o ISR dopo CAS per la restenosi post-CEA), la CB offre tassi di pervietà a lungo termine superiori rispetto alla CAS (o rifare angioplastica) e un rischio accettabile di danni ai nervi cranici.

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