Stimolazione permanente per la sindrome vasovagale maligna cardioinibitoria. / Heart

Abstract

OBJECTIVE OBJECTIVE Per valutare l’effetto della stimolazione permanente nella sindrome vasovagale maligna cardioinibitoria. PAZIENTI E METODI patients 37 pazienti con pacemaker permanenti per la sindrome vasovagale maligna cardioinibitoria. Tutti presentati con sincope (mediana sei episodi, frequenza mediana due episodi all’anno) e dopo indagine convenzionale e valutazione elettrofisiologica invasiva sono rimasti non diagnosticati e senza un’indicazione generalmente accettata per l’impianto di pacemaker. In tutti sincope vasovagale con cardioinibizione (frequenza cardiaca al sincope < 60 battiti/min) sviluppato durante i test di inclinazione eseguiti secondo il protocollo Westminster (head up tilt a 60 gradi con un supporto pedana per 45 minuti o fino sincope interviene). Pacemaker a doppia camera sono stati impiantati in 35 (95%) e pacemaker VVI nei restanti due (5%). RISULTATI Over Nel corso di un follow-up medio (DS) dall’impianto di 50,2 (23,9) mesi si è verificato un miglioramento sintomatico nell ‘ 89%: il 62% è rimasto privo di sincope e il 27% è stato completamente privo di sintomi. Il carico sincopale collettivo di questi 37 pazienti è stato ridotto da 136 a 11 episodi ogni anno. Durante il follow-up tre pazienti sono morti per cause non correlate. I pazienti che diventano asistolici durante il test di inclinazione (pausa sinusale di almeno quattro secondi) non hanno sperimentato alcun beneficio maggiore dalla stimolazione rispetto a quelli con cardioinibizione meno estrema. I pazienti che sono rimasti liberi da sincope dopo l’impianto erano più giovani di quelli che hanno continuato a manifestare sincope. I pazienti che sono rimasti completamente privi di sintomi dopo l’impianto erano più giovani, con maggiori probabilità di essere maschi e avevano avuto meno episodi sincopali prima dell’impianto rispetto a quelli che hanno continuato a manifestare sincope o presincope. Nessun’altra variabile demografica, clinica, investigativa o di stimolazione ha suggerito un esito più favorevole dopo l’impianto. CONCLUSIONI CONCLUSIONS Questa esperienza retrospettiva e incontrollata suggerisce un possibile ruolo per la stimolazione permanente in pazienti selezionati con sindrome vasovagale maligna cardioinibitoria. Una migliore acquisizione dei dati del test di inclinazione può consentire una migliore selezione dei pazienti che sono adatti per la stimolazione permanente. È indicato uno studio prospettico randomizzato per confrontare la stimolazione permanente senza trattamento o con trattamento medico nella sindrome vasovagale maligna cardioinibitoria.

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