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Linnert, Cristiano; Robinson, Stuart A.; Feccia, Jackie A.; Pérez-Rodríguez, Irene; Jenkyns, Hugh C.; Jenkyns, Hugh C.; Petrizzo, Maria Rosa; Arz, José A.; Bown, Paul R.; Falzoni, Francesca
Newsletter di Stratigrafia Volume 51 Numero 2 (2018), p. 145 – 166
72 riferimenti
data di pubblicazione: Mar 10, 2018
DOI: 10.1127/nos/2017/0310
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Abstract
Campania–Maastrichtian (83-66 Ma) fu un periodo di clima globale di raffreddamento, con negativi e significativi di carbonio isotopo (δ13 C) anomalie, come la Fine Campano Evento (LCE) e il Campano–Maastrichtian Confine Evento (CMBE). Una varietà di fattori, tra cui i cambiamenti di temperatura, la circolazione oceanica e l’apertura del gateway, sono stati invocati per spiegare queste perturbazioni δ13 C, ma nessun meccanismo preciso è stato ancora ben vincolato. Al fine di migliorare la nostra comprensione di questi eventi, abbiamo misurato isotopi stabili di carbonio e ossigeno dei sedimenti emipelagici dal pozzo trivellato Shuqualak-Evans (Mississippi, USA) e confrontato i dati con le stime della temperatura superficiale del mare (SST) precedentemente pubblicate dallo stesso nucleo. Abbiamo scoperto che il CMBE può essere riconosciuto, senza ambiguità, nel nucleo di Shuqualak-Evans, e che è associato a un intervallo di SST più freddi che suggerisce un possibile legame meccanicistico tra il cambiamento della paleotemperatura e questo evento. Determinare la posizione precisa dell’LCE nel nucleo di Shuqualak-Evans è più problematico, ma può anche essere associato a SST più freddi. I nostri record combinati di carbon cycling e SSTS si confrontano bene con altri studi e forniscono la prova che il raffreddamento durante il CMBE (e possibilmente LCE) era di natura globale e interessava le acque superficiali, oltre al profondo oceano. Suggeriamo che il raffreddamento a breve termine ha guidato l’intensificazione della formazione di acque profonde ad alta latitudine, che a sua volta ha portato a cambiamenti nel rapporto tra carbonato e sepoltura di carbonio organico che ha portato a un’escursione δ13 C negativa. Criticamente, l’assenza di riscaldamento durante questi intervalli implica che gli eventi del Tardo Cretaceo non devono essere stati associati ad un aumento apprezzabile della pCO2 atmosferica, ed è stato probabilmente associato a una diminuzione della pCO2.
Parole chiave
• Ultimo raffreddamento del Cretaceo * escursioni degli isotopi di carbonio * Evento tardo campaniano * Evento di confine campaniano–Maastrichtiano