Recensione teatrale: ODYSSEO di CAVALIA (Tour nordamericano sotto il Big Top bianco al Soldier Field)

260 ZOCCOLI E 96 PIEDI

Pegasus sarebbe orgoglioso: il vasto Big Top bianco che comanda il parcheggio sud del Soldier Field di Chicago accenna a malapena alla “avventura teatrale” da 30 milioni di dollari sotto questa tenda. Dai creatori canadesi di Cavalia del 2011 arriva Odysseo, un’elaborata stravaganza che celebra i legami tra persone e cavalli.

Quello che vediamo sono due branchi felici che, come suggerisce il titolo, viaggiano bene insieme. Assistiamo a 11 diverse razze di cavalli (tutti maschi, nessuna giumenta) che vanno dai 6 ai 14 anni–e 48 artisti a due zampe che indossano 350 costumi-cavalieri temerari, acrobati terrestri e aerei, burattini e ponticelli africani, corridori su gambe protesiche alla Oscar Pistorius, partigiani polacchi cinesi e musicisti—che parlano nove lingue e che vanno dai 21 ai 56 anni. Fanno un bel circo insieme ed è senza la condiscendenza di “rough riders” di Buffalo Bill, lo stallone nero di National Velvet, Annie Oakley che spara ai piccioni mentre cavalca senza sella,il mio amico Flicka, Mr. Ed, “war horse” di Broadway o “Trigger” di Roy Rogers.”

Fornire la più panoramica prospettiva possibile, un enorme pendenza fase affiancata da dieci alberi stilizzati si allunga ulteriormente con l’astuzia proiezioni su un vasto schermo video arroccato su tre piani di montagna”.”E’ ground zero per alcuni meticolosamente coordinato e ravishingly diversificata finzione. Il cyclorama raffigura in dettaglio tutto, dalle colline fluenti alle cascate alle costellazioni itineranti alle “luci del Nord” in piena panoplia. All’inizio il palcoscenico ovale, i suoi set creati da Guillaume Lord, assomiglia a un prato edenico o a una radura per l’equitazione ricreativa. Ma poi lo sfondo di betulle tira indietro-e, bene, vedere questa distesa nella sua interezza apparentemente infinita è davvero affascinante meraviglia.

Come sottilmente modellato dal direttore artistico Normand Latourelle ed eseguito dal regista Wayne Fowkes, Odysseo non porta alcun concetto narrativo o prezioso al Cirque du Soleil, solo splendore pittorico: L’ensemble, equini e bipede, mostrano la via della Seta caravan, fate bestriding dolce caricabatterie, villaggio celebrazioni che coinvolgono competitivo esercizi a corpo libero, altamente ginnastica “merry go round”/carosello di esseri umani, piuttosto che di cavalli, una tempesta nelle steppe, percussionisti Africani, trapezio “angeli” l’impennata a spazzare ante con diafana treni e tirato sempre maggiore di cavalli, anche una vasta downstage lago dove i cavalli dash e splash. (Come 40.000 galloni di acqua riciclata si sono materializzati sotto così tanto “terreno scenico” che non riesco a capire.)

Nel cuore di Odysseo, ovviamente, ci sono questi cavalli aerodinamici. Ogni destriero impiega da 2 a 6 anni per domare e addestrare, lezioni non perse sugli osservatori sbalorditi. Esponenti della cavalleria letterale, i magnifici monti sono superbamente addestrati a galoppare, trottare, saltellare, saltare e saltare i tronchi di steeplechase (ma non piegano mai il collo). Coreografati da Darren Charles e Alain Gauthier, sono abili nell’equitazione in stile romano (una donna che cavalca due cavalli), nel dressage processionale dei viaggiatori equestri, nel brivido dei cosacchi con abbandono nomade, nelle processioni regali del “paseo” e negli eleganti “round up” mentre queste bellissime creature saltellano in tandem o si allineano in perfetta formazione attraverso il palcoscenico tentacolare. Mentre i trick riders in stile russo (o mongolo) girano intorno, sopra e sotto i loro coursers in piena fuga precipitosa, sono visti ma ancora non creduti. (Qui la regola è: “Non tenere i tuoi cavalli!”) L’intera impresa batte allo stile della partitura Euro-pop di Michel Cusson che presenta strumenti esotici come la Kora e abili assoli spirituali. E, in un momento esuberante interattivo, gli artisti della Guinea insegnano alla folla come cantare “O walu yuire muifan” o ” Non più guerra sulla terra.”

Ma, per lo più libero di selle, finimenti e staffe (solo briglie e “soft morsi”), queste quattro zampe meraviglie sono altrettanto libero di prendere “una corsa sul lato selvaggio.”A differenza degli stalloni lipizzani di Vienna (e Wadsworth, Illinois), questi animali non fanno movimenti che non vedresti in natura. Le loro interazioni con la gente tutti, ma ridefinire ” coesistenza pacifica.”Quindi, apparentemente scatenati in un atto di libertà, nove stalloni arabi di razza pura vengono mossi solo da soffici mormorii del loro allenatore.

La fantastica apertura del secondo atto rivela una dozzina di cavalli che dormono con i loro cavalieri. Si scuotono lentamente dal loro torpore artificiale e si alzano per correre. Come per dimostrare quanto siano naturali le azioni di questi animali, nella notte di apertura alcuni cavalli hanno rotto il rango e galoppato da soli, dovendo essere delicatamente ricondotti al loro posto. (Inoltre, non c’è bisogno che la PETA venga coinvolta come hanno fatto con gli elefanti: questi cavalli, nessuno dei quali si esibisce per più di 12 minuti, sono regolarmente curati, le loro criniere intrecciate per salute e lucentezza dopo ogni esibizione, e hanno permesso di lasciare il loro paddock ogni giorno per godersi il tempo di Chicago—che potrebbe essere l’unica crudeltà involontaria.)

150 minuti di vero spettacolo, e fermare il cuore entusiasmo, questo Midwest premiere è un lavoro di amore e natura, un felice pretesto per riaccendere il senso di stupore che la vita reale scoraggia con la sua downers. Anche se non a buon mercato da vedere (i biglietti sono $35-$145), Odysseo paga il perfetto tributo al “senso del cavallo” umano e all’immaginazione e all’eleganza elastica degli equini combinandoli in una magia molto materiale. Scegli la tua odissea.

foto:

Dan Harper, Pascal Ratthé, Jak Wonderly, Phil Crozier, Chris Attende,
Andrew Miller, Dominick Ghiaia, Jonathan Kozub, e Lynne Glazer

Odysseo
Cavalia
Sotto il Bianco Big Top
Soldier Field Sud Lotto
1410 Museum Campus Auto a Chicago
termina il 23 aprile 2017
PROROGATO al 3 giugno 2017
per i biglietti e le informazioni sui tour,
call 866.999.8111 o visitare Cavalia

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