Credo che la cosa più intrigante del mondo, essere lati del mondo stesso, è il cervello umano. Inoltre, sono sicuro che una filosofia naturale coerente sarà possibile solo quando avremo capito come il cervello, esso stesso oggetto della fisica, genera la descrizione della parola fisica. Quindi un libro sul cervello, sia esso il cervello della mosca o del topo, non ha bisogno di alcuna giustificazione. È importante, tuttavia, sottolineare i limiti delle sue ambizioni. I primi tre capitoli sono introduttivi e sono scritti in una vena filosofica spensierata. Viene introdotta un’idea che appare ripetutamente nel resto del libro, vale a dire che la struttura del cervello è informazione sul mondo. Il capitolo 4 è didattico: in esso il neurone e la sua funzione sono abbozzati come l’elemento del tessuto nervoso. I capitoli da 5 a 8 sono una raccolta di saggi liberamente legati tra loro principalmente dai capricci dei miei interessi. Non intendono essere affermazioni definitive sul cervelletto, sulla corteccia cerebrale o sui gangli visivi degli insetti, ma piuttosto illuminano queste strutture da un punto di vista personale. Di conseguenza, molti autori troveranno i propri contributi solo insufficientemente rappresentati nel testo e spesso senza una citazione esplicita. Chiedo loro perdono e ricordo al lettore che sono disponibili recensioni abbastanza competenti nei campi che tocco, facilmente accessibili attraverso i riferimenti.