È stata condotta un’indagine sulla concentrazione di monossido di carbonio (CO) nella carne di una varietà di pesci per verificare se i pesci esposti al gas CO potessero essere rilevati. Il CO nella carne di pesce è stato ottenuto mediante gascromatografia head-space e determinato dopo la conversione del CO in metano con un metanizzatore. Le concentrazioni di CO variavano da 3 a 12µg/kg di carne di pesce, mostrando una gamma ristretta in ogni specie di pesci ad eccezione della tilapia (Tilapia mossambica). Il CO era alto nel pesce a polpa rossa e basso nel pesce a polpa bianca. Il CO in tilapia affettata (una specie di pesce a polpa bianca), tuttavia, variava da 7 a 957µg/kg. In tilapia, un’alta concentrazione di CO è stata osservata in un campione in cui le parti color sangue della fetta erano rosso vivo, mentre la concentrazione di CO era bassa in un campione in cui le parti color sangue erano marrone scuro.
La concentrazione di CO nella tilapia affettata contenente 8µg CO / kg è aumentata a 234µg / kg quando la fetta è stata esposta al gas CO. Le parti color sangue della fetta sono diventate rosso vivo dopo l’esposizione. La CO nell’omogenato preparato dal campione CO-esposto è diminuita a meno di 50µg/kg entro 4 giorni dalla conservazione in frigorifero (5°C). La concentrazione di CO nel controllo è leggermente aumentata durante questo periodo. Tra i 19 campioni commerciali di tilapia, la CO è leggermente aumentata in 5 campioni contenenti circa 10µg CO / kg e diminuita in 14 campioni contenenti più di 50µg CO/kg quando l’omogenato è stato mantenuto a 5°C per 2 giorni. Le parti color sangue del primo gruppo contenenti concentrazioni più basse di CO erano di colore marrone scuro e quelle del secondo gruppo contenenti concentrazioni più elevate di CO erano di colore rosso vivo. Si sospetta che quest’ultimo gruppo di tilapia sia stato esposto al gas Co.