L’artista di Los Angeles Candice Lin (nata nel 1979) indaga le eredità del colonialismo, del razzismo e del sessismo mappando le rotte commerciali e le storie materiali di una serie di beni coloniali. Spesso prendendo forma come apparati fai-da-te, o quelli che sono stati descritti come “sistemi circolatori scorticati”, le sue installazioni multistrato e sensoriali combinano materie prime come zucchero, cocciniglia e tè in distillati liquidi che circumnavigano lo spazio della galleria. Le sculture di Lin si manifestano come indagini tangibili su storie di esotismo, degrado occidentale e desiderio dell ‘ “Altro”, e la logica e l’eredità di strutture e sistemi oppressivi.
Co-organizzato dal Carpenter Center for Visual Arts e dal Walker Art Center di Minneapolis, Lin sta creando un’installazione site-specific che risponde allo spazio della galleria in ogni istituzione, consentendo così alla forma dell’opera di evolversi nel corso della sua presentazione. La mostra sarà accompagnata da un catalogo riccamente illustrato che documenta i materiali e il processo di ricerca dell’artista, con contributi di Mel Y. Chen, Julia Bryan Wilson e dei curatori della mostra.
Curatori: Dan Byers, John R. e Barbara Robinson Family Director, the Carpenter Center for the Visual Arts, Harvard University; e Victoria Sung, Assistente Curatrice di Arti visive, Walker Art Center.
Candice Lin
Candice Lin è un’artista interdisciplinare che lavora con installazione, disegno, video e materiali e processi viventi come muffe, funghi, batteri, fermentazione e macchie. Affronta temi di razza, genere e sessualità in relazione alle storie materiali del colonialismo, della schiavitù e della diaspora. Lin ha avuto recenti mostre personali presso le Pitzer Galleries, Claremont, CA; Walter Phillips Gallery al Banff Centre, Alberta, Canada; Ludlow 38, New York; François Ghebaly, Los Angeles; il Reva e David Logan Center for the Arts, Chicago; Portikus, Francoforte; Bétonsalon, Parigi; e Gasworks, Londra; così come mostre collettive e biennali presso l’IC, Londra (2019); Para Site, Hong Kong (2019); Beirut Art Center (2019); il Taipei Fine Arts Museum (2018); Hammer Museum, Los Angeles (2018); Moderna Museet, Stoccolma (2017); the New Museum, New York (2017); e SculptureCenter, New York (2017). È destinataria di diverse residenze, borse di studio e borse di studio, tra cui un Painters & Writers Grant dalla Joan Mitchell Foundation (2019), la Davidoff Art Residency (2018), il Louis Comfort Tiffany Award (2017), una Delfina Foundation residency (2014), una Fine Arts Work Center residency (2012) e una Smithsonian Artist Research Fellowship (2009). È assistente Professore di Arte alla UCLA e vive e lavora a Los Angeles.
Il generoso supporto per la programmazione del Carpenter Center è fornito dalla Andy Warhol Foundation for the Visual Arts.