Bosso potrebbe forse essere meglio descritta come una sorta di vortice: un vortice di meravigliosa scrittura del folklore, tradizioni, superstizioni, cucina, nautica disastri sulla Costa della Morte (navi da lontano fuoriuscita carichi di arance, macchine da scrivere, minerale di ferro, olio, spezie), elementi di natura sia crudele e bellissima, le balene, i sacerdoti, le streghe, fantasmi cosparso con varie autobiografie—tutto squisito e incolta in Cella, la casa natale, in Galizia, Spagna. “Se lo spirito Santo fosse un pipistrello invece di una colomba, la nostra religione non sarebbe l’unica vera fede e ci sarebbero meno Cattolici, e se fosse una gazza o un taccola non ci sarebbe nessuno a tutti, il diavolo appare nelle vesti di un caprone, il cui groppa ti bacio come segno di omaggio e di rispetto, lo spirito Santo avrebbe potuto essere una rondine, ma non un cormorano, la forma assunta dallo spirito Santo è ben pensato, si vede subito la mano di Dio, Padre Xerardino, il sacerdote di San Xurxo, presuppone la forma potrebbe anche essere una farfalla di tutti i colori dello spettro& mldr;” (dal bosso)