L’auscultazione cervicale è l’uso di un dispositivo di ascolto, tipicamente uno stetoscopio nella pratica clinica, per valutare i suoni di rondine e da alcune definizioni suoni delle vie aeree. Vengono quindi espressi giudizi sulla normalità o sul grado di compromissione dei suoni. Gli ascoltatori interpretano i suoni e suggeriscono cosa potrebbe accadere con la rondine o causare danni. Una critica importante dell’auscultazione cervicale è che non ci sono prove su ciò che causa i suoni o se i suoni corrispondono a eventi fisiologicamente importanti e pericolosi per la salute. Abbiamo cercato di determinare in volontari sani (1) se un insieme definitivo di suoni di rondine potrebbe essere identificato, (2) l’ordine in cui si verificano suoni di rondine e eventi fisiologici, e (3) se i suoni di rondine potrebbero essere abbinati agli eventi fisiologici osservati. I suoni di rondine sono stati registrati al computer tramite uno stetoscopio Littmann da 19 volontari sani (8 maschi, 11 femmine, fascia di età = 18-73 anni) durante la laringoscopia fiberottica simultanea e il monitoraggio della respirazione. Si potevano distinguere sei componenti sonori, ma nessuno di questi si verificava in tutte le rondini. C’era un’ampia diffusione e un ampio grado di sovrapposizione dei tempi dei suoni di rondine e degli eventi fisiologici. Nessun singolo componente sonoro è stato costantemente associato a un evento fisiologico, che è un risultato clinicamente significativo. Confronti di gruppi di suoni ed eventi suggeriscono associazioni tra il preclick e l’inizio dell’apnea; il preclick e l’inizio dell’escursione epiglottica; il click e l’epiglottide che tornano a riposare; il click e la fine dell’apnea della rondine. Non vi è alcuna prova di un nesso causale. L’assenza di un suono di rondine in sé non è un segno definito di deglutizione patologica, ma un pattern anormale ripetuto può indicare una compromissione. Al momento non ci sono prove solide che l’auscultazione cervicale dei suoni di rondine debba essere adottata nella pratica clinica di routine. Non ci sono dati a supporto dell’inclusione della tecnica nelle linee guida cliniche o nei protocolli di gestione. Prima di convalidare questa tecnica soggettiva per uso clinico da parte di coloro che valutano la deglutizione al di fuori di un contesto di ricerca, è necessaria una maggiore valutazione utilizzando metodi di imaging come la videofluoroscopia.